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Estate e letture estive: consigli di lettura #1

toptenok
Photo by http://www.lapazienzadellonda.wordpress.com

Ogni estate è diversa è vero, ma quello che ad un lettore che si rispetti non manca mai, sono una o più letture estive. Che sia al mare, in montagna o in qualunque altro luogo, fisico o mentale, ci sarà sempre un libro, una storia, che accompagnerà le giornate di sole.

E dato che ci sono, secondo me, libri assolutamente “estivi”, propongo una prima ten list di letture che in estate non ci si può assolutamente perdere!

1. L’Isola di Arturo, Elsa Morante: Elsa Morante costruisce abilmente il suo romanzo di formazione fatto di mito, mare, isola, stelle e solitudine, celebra quella che per lei è l’età d’oro dell’infanzia, il solo periodo di passaggio in cui si può essere felici prima di fare i conti con la storia, con l’amore, con l’età adulta. Sceglie il suo eroe (con il quale s’identifica quasi totalmente) e lo carica di virilità, fantasia e un’aura di divinità. Affascinante, mitico, solitario, malinconico.

2. N.P., Banana Yoshimoto: se si amano i manga, il Giappone, le contraddizioni, il mistero e la leggerezza, non ci si può perdere questo libro di una delle scrittrici giapponesi più amate da pubblico e lettori. Del resto l’estate è la stagione che a mio parere le si addice di più e che permea l’intera storia con immagini perfettamente descritte. Yoshimoto è abile, nel suo stile inconfondibile e straordinario (ovvero “fuori dall’ordinario”) a raccontare situazioni complesse e dolorose con grande delicatezza, creare nessi evocativi di sensazioni e paesaggi, ambienti e stati d’animo. Come in una indissolubile catena di emozione. Consigliato agli “animi delicati”.

3. Tsugumi, Banana Yoshimoto: una storia di amicizia nel tipico stile Yoshimoto, delicato, intenso, inconsueto. Il racconto di un’estate che non si dimentica, per la forza dei ricordi e delle emozioni che si porta dentro, vissuta tra mare e città. Ad una lettura riflessiva si rivelano anche alcune perle di saggezza fortemente intrise di senso e l’intensità di paesaggi marittimi che sanno “far parlare” gli occhi, che a volte parlare non possono. Da regalare ad una persona che si reputa speciale e “fuori dall’ordinario”.

4. Oceano mare, Alessandro Baricco:  Alessandro Baricco costruisce la sua favola del mare tra sogno e realtà, una favola malinconica che risponde al bisogno ancestrale di raccontare storie. Perché le storie sono come le persone che si incontrano per caso, ci prendono per mano e ci accompagnano per un pò. Ci raccontano storie e ci insegnano a raccontarle. Ma c’è di più. C’è il male e la salvezza, il dolore e l’amore. Consigliato a chi ama il mare e cerca una lettura non convenzionale. Un classico di Baricco.

5. Le onde, Virginia Woolf: molto più di un libro. Un’onda! Chi lo dice che un libro va per forza capito? Si può leggerlo con attenzione, apprezzarlo, amarlo. E non capirlo affatto. È quello che accade leggendo Le onde. Non c’è trama, non c’è storia, non c’è forma, non ci sono personaggi. Non c’è niente. Ma niente è già qualcosa quando si parla di Virginia Woolf. Tra momenti d’essere, schizzi d’esistenza, sfumature, percezioni e voli di falene il libro d fluttua al ritmo delle onde. Consigliato a chi ha già letto e apprezzato altri libri dell’autrice.

6. L’arte della gioia, Goliarda Sapienza: più che una lettura, un’esperienza di lettura. La lunga epopea di Modesta, eroina e personaggio cardine del Novecento, che attraversa la storia con vitalità, forza e gioia. Una donna libera, volitiva, dotata di eccezionale intelligenza che riesce a volgere a proprio favore ogni situazione spiacevole e dal nulla a rendere la sua vita grande e straordinaria. Con la fiducia in un futuro ma soprattutto in un presente sempre migliore, con l’arte della gioia dentro al cuore, con la forza dell’istinto dentro al petto. Goliarda Sapienza ha atteso per anni il riconoscimento del valore della sua opera che, come scherzo del destino, è arrivato solo dopo la sua morte. Il retrogusto è tutto siciliano e la storia potente e vitale come la sua protagonista. L’ideale per chi è alla ricerca di personaggi che non si dimenticano.

7. I Malavoglia, Giovanni Verga: un classico del novecento che si può ancora leggere con occhi nuovi. La storia tutta siciliana della famiglia “Malavoglia” che nel mare trova il segno del proprio destino, la vita, la morte, tutto. Quel mare, che “brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni, perché il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole  […] e par la voce di un amico”. Consigliato a chi pensa che un classico come questo possa ancora sorprendere e agli amanti delle sfide; sconsigliata una lettura “scolastica”.

8. Anna Karenina, Lev Tolstoj: La Russia, la neve, il freddo, la steppa… di certo Anna Karenina non è l’esempio perfetto di romanzo estivo! Ma vi dirò, io l’ ho letto in estate e ritengo che abbia in sè tutto il calore di un sole che rimane dentro, perchè piena, ricca, densa è la scrittura di Tolstoj. A volte un libro può essere molto più di ciò che appare. E Anna Karenina è uno di questi. Racconta un mondo capovolto in cui gli eroi sono le vittime e non i vincitori e le persone comuni sono gli eroi, è un inno alla vita, alla fede, alla speranza, è il tempo dei progetti e dei propositi, la primavera dell’amore (quello che salva e quello che uccide), il silenzio della Russia, l’erba come un mare verde e molto altro. Da leggere, almeno una volta nella vita.

9. La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones: l’avvocato spagnolo ha attirato i lettori di tutto il mondo con questo meraviglioso libro. L’epopea di Arnau, la sua liberazione, la scalata verso la libertà in una Spagna del XIV secolo. La lotta per la vita, l’amore, e fra tutte, la costruzione di Santa Maria del Mar, la cattedrale del mare. Ideale per chi ama l’arte, i romanzi storici, le storie che tengono con il fiato sospeso.

10. La Marie del porto, Georges Simenon: un personaggio femminile delicato e affascinante, come un mare calmo in grado di travolgere  il destino dell’uomo che se ne innamora. Il tutto all’interno della costellazione di luoghi che Simenon dipinge, come in un acquerello. Il pescherreccio, il porto, il Caffè della Marina, la casa sulla scogliera, sono molto più che lo sfondo di un amore. Sono luoghi parlanti, espressione degli stati d’animo dei personaggi, personaggi essi stessi. Arguto, passionale, pittoresco.

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